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Ripartiamo dai piccoli gesti sostenibili

Hai mai pensato a quanta plastica consumiamo ogni giorno, ogni settimana, ogni mese? E soprattutto, quanta di questa plastica il giorno, la settimana o il mese dopo non utilizziamo più ? 
Probabilmente no, non siamo ancora del tutto abituati a riflettere sui nostri sprechi, abituati a una cultura del “qui e ora” e dell’ “usa e getta”. Ma il tempo per abbracciare il cambiamento è adesso e siamo convinti che se qualcosa ti ha portato a leggere questo articolo anche tu hai capito che è arrivato il momento di dimostrare gratitudine e rispetto per l’ambiente che ci ospita. 
Come fare, quindi ?

Il primo passo è sicuramente la consapevolezza. Nel momento in cui conosciamo, siamo anche più predisposti a modificare le nostre abitudini quotidiane in virtù di un obiettivo più grande e comune: la salvaguardia del nostro pianeta

 

Rifiuti di plastica: i numeri che parlano chiaro

 

Rifiuti di plastica

I numeri a sostegno dell’immediata necessità di apportare un cambiamento sono impressionanti: il National Geographic ha stimato, infatti, che ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscano negli oceani, ossia sarebbe come buttare cinque sacchi di immondizia ogni 30 centimetri di costa in tutto il mondo. 
Inoltre, la produzione di plastica è aumentata in modo esponenziale dal 1950 al 2015, raggiungendo i 448 milioni di tonnellate. E l’aspetto peggiore è che gli studiosi ritengono che questo dato potrebbe raddoppiare dal 2050.

 

L’isola che c’è

 

plastica spiaggia

Esiste un’isola in mezzo all’Oceano Pacifico nata negli ultimi decenni. Un’isola che è l’emblema degli ultimi settant’anni dell’operato dell’essere umano. Un’isola che non ha rocce, pietre o sabbia né vegetazione, ma tonnellate e tonnellate di immondizia. Un’isola di plastica. È il Pacific trash vortex, ossia una distesa di rifiuti che si stima possa estendersi fino a raggiungere l’equivalente della superficie degli Stati Uniti. 
Vogliamo davvero vivere in un luogo fatto di immondizia, dove flora e fauna non esistono più, come fossimo i prossimi protagonisti del cartone d’animazione Wall-e?

 

Ciak, azione

Anche se ingenti danni all’ambiente ormai sono stati fatti, è il momento di cambiare rotta e adottare dei piccoli ma significativi accorgimenti per modificare la nostra quotidianità
Ognuno può fare la propria parte, ma bisogna volerlo! 
Possiamo fare la differenza, sia come singoli cittadini, che come enti pubblici e privati. Come? Riducendo tutti quei consumi di plastica inutili che fino ad oggi hanno caratterizzato le nostre abitudini. Sacchetti, cannucce e bottiglie di plastica sono tutti oggetti di poco peso per noi, ma che gravano enormemente sull’ambiente visto che impiegano dai 20 ai 450 anni per degradarsi.

riciclare plastica

 

Perché poi non rendere più sostenibile anche il nostro pulito? 

Proviamo a pensarci! tutti i flaconi che periodicamente compri, svuoti e getti sono plastica non necessaria che potrebbe essere facilmente evitata, riducendo così sia l’inquinamento causato dalla produzione sia quello dovuto allo smaltimento. Le alternative esistono e sono più pratiche di quello che pensi, come i detersivi sfusi o le comodissime pastiglie idrosolubili. In questo modo avrai un’unica clean bottle riutilizzabile dovuto alle tue pulizie quotidiane. 

 

Pulizia Axor

 

È dai piccoli gesti che si può iniziare a migliorare le nostre abitudini e dare il nostro contributo per un domani più limpido.